del Re Salman dell’ Arabia saudita: dalla notizia di cronaca ( apparsa su Venerdì di Repubblica del 21 luglio 2017 , p.29, ove Foto qui riprodotta):un giornalista di Al Jazirah finito iin carcere per aver commesso gravi “incensamenti ” del Re considerato una divinità. Semplice piaggeria reale ma ritenuta dai giudici tale da costituire per l’opinione pubblica una bufala digeribile. e per Salam una violazione della sua personalità di semplice Re. E cosi l’Arabia saudita rimprovera i nostri giudici come Montefiore che ancora oggi si ostinano a non riconoscere (rectius , non conoscono ) l’illecito in parola nonostante dottrina (v. per primo Capizzano, in Riv. dir. comm.. 1962, La tutela del diritto al nome) giurisprudenza di Cassazione l’abbiamo sapientemente elaborato e considerato chiaramente “diritto alla identità personale”. )