Una persona a me sconosciuta di Macerata, fra i tanti intervenuti con lettere telegrammi e telefonate in segno di solidarietà, mi ha inviato un telegramma che perciò voglio ricordare recante queste frasi sulle quali ora, più consapevolmente, occorre meditare:
"Contro la cultura oscurantistica le giunga tutta la mia solidarietà".
Così come Voglio ricordare, fra le tante lettere, quella di una ex studentessa di Cìvitanova che ben esprime il gioioso clima della nostra Università:
"Solo due righe veloci per manifestarle tutto il mio affetto e la mia stima. Le sono tanto vicina e ripenso spesso alle bellissime giornate trascorse tra le sue interessanti lezioni, gli indimenticabili seminari Jean Monnet, le simpatiche e divertenti cene".
Così prosegue (e ciò vale per tutti gli studenti che mi hanno conosciuto):
"La ricordo come un professore "umano", dote che oggigiorno è sempre più difficile trovare in un docente universitario. Lei è uno dei pochi che ha capito che il modo migliore per far pesare meno lo studio ai ragazzi è quello di essere vicino a loro, con una battuta uno scherzo una cena una gita ad Offida ... Ricordo come sapeva unire quel pizzico di stravaganza e simpatia alla sua preparazione, cultura, saggezza".
E fra le tante altre testimonianze quella di una persona a me sconosciuta che lavorò al tribunale di Camerino e così scrive ...:
"Ho conosciuto il prof. Capizzano circa 20 anni fa quando dirigevo amministrativamente il Tribunale di Camerino e la stima che avevo allora è rimasta e rimarrà immutata nel mio animo (...) Persona squisita sotto tutti i punti di vista, aperta e disponibile al dialogo con tutti: buoni o cattivi, ricchi o poveri. Forse nella vita bisogna essere cattivi e spregiudicati per essere rispettati! Per me e penso sicuramente per la coscienza di tanti, il professore è venuto fuori già a testa alta da questa vicenda sicuramente gonfiata da qualcuno per far del male ad una persona pulita e di profonda fede religiosa. Un plauso particolare va fatto all'Università di Camerino per come gli è stato dato il "ben servito" dopo una vita spesa nell'interesse esclusivo dell'Ateneo camerte!".
E così tante altre lettere di studenti disposti a testimoniare, come quella di uno studente di Asti:
"In ogni sede ha sempre grande disponibilità ad ascoltare tutti gli studenti, il grande impegno profuso nell'esercizio della professione di docente che come tutti ben sanno è sempre stata lo scopo della sua vita e la grande correttezza dimostrata".
O di una mamma:
"Abbiamo appreso tanto da voi, anche solo da un vostro sorriso che vogliamo rivedere presto impresso sulle vostre labbra".
Sarà così?
Testimonianze recenti del dopo lo scandalo che mi ricordano e ad esse si legano quelle del passato (che non può col presente morire) quando il
presidente dell'Associazione studentesca Carlo Cardarelli a nome di tutti gli associati scriveva tra l'altro:
.""Gli incontri conviviali, i viaggi di studio ai quali abbiamo partecipato, hanno poi contribuito a cementare quei semplici rapporti di studio o conoscenza superficiale instauratisi sia tra noi studenti che con Lei, ci hanno permesso di approfondire le nostre reciproche amicizie, allargando in ogni direzione, l'orizzonte delle nostre conoscenze".